A inizio 2020, lo smartworking ha fatto il suo ingresso in maniera prepotente nella vita di tantissime persone che, fino a qualche mese prima, non conoscevano altro luogo di lavoro oltre all’ufficio. Questo cambiamento epocale ha messo davanti alla necessità di riorganizzare la propria vita sotto diversi aspetti. C’è chi, per esempio, ha dovuto adeguare la casa alla nuova routine.
Quest’ultima ha messo davanti alla necessità di prevenire alcune problematiche fisiche non indifferenti. In questo novero spicca l’insorgenza di dolore cervicale. Passare tanto tempo davanti allo schermo del pc aumenta notevolmente il rischio di cervicalgia, ossia di sintomatologia dolorosa a carico delle prima sette vertebre del rachide cervicale. Per fortuna, è possibile agire in ottica di prevenzione. Quali sono i consigli più utili in merito? Scopriamone alcuni nelle prossime righe di questo articolo.
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La giusta postura
Il primo aspetto a cui fare attenzione quando si parla di prevenzione del dolore cervicale da smartworking è indubbiamente la postura. La base è chiaramente l’acquisto di sedie e scrivanie ergonomiche. Fondamentale, però, è andare un attimo oltre. Farlo significa ricordare che la prevenzione del dolore cervicale dipende anche dalla posizione dei polsi e dei gomiti. Queste parti del corpo, infatti, devono rimanere appoggiate al piano del tavolo nel momento in cui si lavora al pc.
Come sistemare il monitor
Proseguendo con l’elenco dei consigli per prevenire la cervicalgia quando si lavora da casa e si passa tanto tempo al pc, va citata la corretta sistemazione del monitor. Quest’ultimo, deve essere posizionato all’altezza degli occhi. Nodale, infatti, è non piegare troppo né collo, né vertebre cervicali. Ovviare al problema del posizionamento non adeguato del device è molto semplice: basta procurarsi 2/3 libri di grandi dimensioni e, come si suol dire, il gioco è fatto.
Focus sulla colonna e sul core
La sedia ergonomica, come già detto, aiuta notevolmente a prevenire il dolore cervicale in chi lavora tante ore al pc. Per avere maggiori chance di non avere a che fare con la cervicalgia, è basilare concentrarsi anche sulla colonna, che deve essere mantenuta eretta, e sul core. I muscoli appena citati devono essere mantenuti il più attivi possibile. Inoltre, è essenziale impegnarsi a portare il più possibile l’ombelico verso la colonna.
Le giuste pause
Prevenire la cervicale da smartworking passa anche dalle pause. Ogni due ore di lavoro bisognerebbe infatti fermarsi e dedicarsi a esercizi di stretching del collo (il più semplice prevede il fatto di effettuare circonduzioni del capo prima a destra e poi a sinistra).
L’aiuto della natura
Nonostante l’attenzione ad accorgimenti come quelli sopra citati, si può comunque iniziare ad avvertire del dolore a livello del rachide cervicale. In questi frangenti, oltre ad applicare in maniera ancora più intensa i consigli di cui abbiamo parlato nelle righe precedenti, si può fare riferimento ad alcuni rimedi naturali. Quali sono? Nell’elenco – quello completo sarebbe molto lungo, motivo per cui ci limitiamo a elencare solo alcune opzioni – rientra senza dubbio l’arnica, nota per la sua notevole efficacia antinfiammatoria, ma anche la canfora.
Quest’ultimo rimedio, esattamente come il mentolo, si contraddistingue per notevoli proprietà anestetiche. Per sfruttare al massimo l’efficacia di questi ingredienti, è consigliabile non prenderli singolarmente ma orientarsi verso formule (un’ottima alternativa sono prodotti come la crema per cervicale Cervicalix). La sinergia tra gli attivi vegetali, infatti, è la strada migliore.
Attenzione al respiro
La respirazione è un’alleata preziosa della prevenzione del dolore cervicale in chi stressa notevolmente la zona del rachide a causa dello smartworking. Per la precisione, è il caso di dedicarsi alla respirazione diaframmatica, includendola nella routine mattutina. Ritagliarsi qualche decina di minuti all’insegna del rilassamento prima di iniziare a lavorare è una soluzione eccellente per sciogliere le tensioni e scongiurare la cervicalgia.