Cistite, quali sono le possibili cause?

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La cistite è un’infiammazione della vescica che può diffondersi da un livello più superficiale a uno più profondo. La causa risiede quasi sempre in un’infezione batterica che si può trasmettere alla vescica sia dall’esterno che dall’interno. Nel primo caso i batteri provengono per l’appunto da qualche sostanza estranea al corpo, come le feci. Nel secondo caso, invece, la trasmissione ha origine dall’interno del nostro corpo ed è la situazione in cui i batteri migrano da un organo all’altro. Questa, come tutte le infezioni, provoca spiacevoli disagi ma se gestita correttamente può essere debellata in maniera rapida. In ogni caso, però, è fondamentale agire per tempo e non sottovalutare nessun campanello d’allarme perché l’infezione potrebbe risalire fino ai reni ed essere molto più pericolosa. In generale già dai sintomi è possibile intuire il grado di diffusione dell’infezione batterica che ha causato la cistite. Inizialmente si presenta come un fastidio durante la minzione e uno stimolo costante ad urinare che non riesce ad essere completato. Molto spesso il momento della minzione si accompagna a dolore e bruciore, in alcuni casi anche a perdite di sangue. Le urine sono un indicatore importante perché assumono un colore più opaco e torbido in presenza di infezioni e si caratterizzano per un odore piuttosto forte e acre. Se l’infezione continua il suo corso senza adeguate cure si potranno riscontrare febbre, debolezza e mal di testa. Gli esami specifici e le cure mediche permettono di diagnosticare immediatamente la cistite, oltre a individuare i batteri che l’hanno provocata per pianificare una terapia mirata. È molto importante, però, agire subito sul proprio stile di vita andando a ricercare le cause della cistite. Soltanto in questo modo sarà possibile prevenire recidive e alleviarne i sintomi durante la cura.

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Quali sono le possibili cause

La cistite di origine batterica è, come abbiamo detto, la forma più comune, tuttavia potrebbe essere anche di origine virale o fungina. Andiamo per gradi. Ciò che potrebbe causare la cistite di origine batterica per la quasi totalità delle infezioni è l’Escherichia Coli. Si tratta di un batterio naturalmente presente all’interno dell’intestino umano, con una particolare concentrazione nel tratto del colon. Di per sè non è dannoso, ma anzi come gli altri batteri ospiti del nostro intestino è essenziale a svolgere le funzioni fisiologiche correttamente. Il problema sorge nel caso in cui questo batterio viene a contatto con il tratto urinario e genitale. Questo avviene con molta frequenza a causa di alcuni errori igienici su cui non c’è un’informazione adeguata. Trattandosi di un batterio che risiede nell’intestino il contagio può avvenire dall’esterno, tramite le feci con cui viene espulso, o passare da un organo all’altro. Per queste ragioni è indispensabile mantenere un’igiene intima impeccabile, avendo cura di non provocare nessun passaggio dall’area anale a quella genitale. Ad esempio è fondamentale pulirsi sempre da davanti verso dietro e mai nel verso opposto. Altrimenti si darebbe modo ai batteri di colonizzare l’area genitale e risalire per il condotto urinario. L’igiene poi deve essere sempre ottima certo, ma mai eccessiva. È necessario non esagerare nella frequenza e utilizzare detergenti delicati e rispettosi del ph corporeo. In linea di massima l’ideale sarebbe lavare queste zone con un detergente soltanto in presenza di feci mentre limitarsi all’acqua negli altri momenti della giornata. Queste precauzioni valgono in particolar modo per l’Escherichia Coli perché è il maggior responsabile ma si adattano a prevenire il contatto anche con altri batteri o funghi. Anche per quanto riguarda le forme virali, poi, seppur siano più rare e imprevedibili, è fondamentale prevenie il più possibile la formazione di un terreno fertile per l’infiammazione. Il primo passo, quindi, è senza ombra di dubbio la pulizia. Tornando al caso specifico dell’Escherichia Coli, è opportuno evitare stipsi e stitichezza in quanto queste condizioni provocano una proliferazione aumentata dei batteri, oltre a un contratto prolungato. Per scongiurare la stitichezza è possibile affidarsi a integratori alimentari, fermenti lattici e probiotici in modo da regolarizzare le funzioni intestinali e liberarsi dell’eccesso batterico. Il punto di partenza risiede comunque nella sana alimentazione, con particolar riguardo all’idratazione. Bere molta acqua, infatti, non solo favorisce l’eliminazione delle feci ma permette di svuotare spesso la vescica. In questo modo i batteri non stagnano e il tratto urinario viene costantemente ripulito. Per quanto riguarda la pipì, che è protagonista della cistite, è fondamentale ascoltare il proprio corpo. La minzione deve essere effettuata non appena se ne sente lo stimolo, evitando di trattenerla o di forzarla. Oltre a queste cause in qualche modo generali ci sono vari comportamenti più specifici che predispongono alla cistite. Vediamo quali sono e come correggerli.

Cause della cistite nella vita di tutti i giorni

Per la vicinanza del tratto urinario al tratto genitale è ovvio che ci sia un forte contatto tra i due apparati, che devono essere entrambi preservati per la salute dell’altro. A questo proposito è fondamentale porre attenzione all’abbigliamento e ai cosmetici di vario tipo. L’abbigliamento assolutamente da evitare è quello in tessuti sintetici e attillati. Questo tipo di capi impedisce la traspirazione e la circolazione, oltre a surriscaldare l’area genitale provocano arrossamenti e bruciori. Queste condizioni indeboliscono notevolmente le difese naturali, impedendo loro di combattere gli agenti nocivi. Quindi è bene limitare il più possibile jeans, calze collant e intimo sintetico. Sarebbe buona norma anche evitare l’utilizzo di assorbenti o salvaslip quando non strettamente necessario e anzi, possibilmente lasciare la pelle libera magari di notte. Allo stesso modo i detergenti aggressivi e i profumi sono del tutto da evitare, prediligendo prodotti delicati e naturali da utilizzare con parsimonia. Per queste stesse ragioni la cistite ha spesso origine da un rapporto sessuale, in quanto l’area genitale viene sollecitata e potrebbe essere favorito il contatto con batteri estranei. La prima regola riguarda sicuramente l’igiene, compresa l’importanza di evitare il contatto dall’area anale a quella vaginale. Questo tipo di cistite post coitale colpisce infatti moltissime donne e può essere scongiurato da un’adeguata lubrificazione. La secchezza vaginale, infatti, può avere varie cause ma indebolisce i tessuti e li rende esposti a tagli, abrasioni e traumi meccanici che richiamano i batteri. Per questo motivo è consigliabile l’utilizzo di un lubrificante che risolva il problema, fermo restando di mantenere l’area pulita. A questo proposito può essere utile fare pipì subito dopo il rapporto per impedire la risalita di eventuali batteri.