Seppur in ritardo rispetto ad altre nazioni del Vecchio Continente, anche l’Italia sta apprezzando i grandi vantaggi che il mondo telematico è in grado di offrire nel mondo del risparmio e della finanza. Nel primo decennio del nuovo millennio, si è assistito ad un vero e proprio boom dei conti correnti online, apprezzati per la semplicità e maggior convenienza rispetto a quelli proposti allo sportello bancario o postale.
Da due lustri a questa parte, invece, è cresciuto in maniera costante il ricorso al web per effettuare operazioni nei mercati finanziari, accessibili mediante le piattaforme finanziarie online. Grazie ad esse, ad esempio, si può investire nel forex trading, nelle criptovalute, nei CFD o, molto più semplicemente, nei listini azionari ed obbligazionari, storicamente disponibili anche allo sportello bancario.
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Quali sono le aziende presenti nell’indice healthcare
Operare tramite il web in quest’ultimi due mercati, tuttavia, consente di ottenere un fortissimo risparmio dal punto di vista commissionale, oltre alla possibilità di poter operare direttamente dal proprio smartphone o personal computer senza doversi recare in banca. Una modalità operativa ideale, in grado di poter effettuare operazioni di compravendita ai prezzi migliori e nel momento ritenuto maggiormente congeniale al trader.
Quando si investe in Borsa, tuttavia, è importante scegliere i titoli da acquisire in base a diversi discriminanti. Una delle più importanti è, senza alcun dubbio, il settore industriale di riferimento, cercando di contestualizzare l’operatività al periodo in cui si opera sui mercati. Negli ultimi quindici mesi, non a torto, si è fatto un gran parlare del settore healthcare. Ed i motivi sono facilmente intuibili.
L’avvento della pandemia mondiale ha ribadito quanto il tema “salute” debba essere necessariamente centrale per ogni singolo paese, dopo anni in cui i tagli alla spesa pubblica sanitaria l’hanno fatta letteralmente da padrona. L’indice di riferimento italiano (FTSE Italia All Share Health Care Index) è cresciuto di oltre il 20% negli ultimi dodici mesi, facendo da traino, soprattutto ad ottobre dello scorso anno, al rally borsistico attualmente in corso d’opera.
Investire nel settore healthcare significa investire in ambito sanitario, in ricerca scientifica e nel progresso in ambito medico. Sono tre, fondamentalmente, i settori industriali dell’ambito sanitario che fanno parte dell’indice healthcare: il settore dei produttori dei dispositivi medici; aziende biotecnologiche e farmaceutiche: ospedali e cliniche mediche. in questo comparto azionario, di conseguenza, sono presenti tutte le più importanti multinazionali del settore farmaceutico.
Progresso e ricerca: il valore etico nell’investire nel settore healthcare
Investire nell’healthcare, perlomeno nelle aziende maggiormente strutturate e patrimonialmente solide che ve ne fanno parte, può essere ritenuto maggiormente difensivo rispetto ad altri comparti presenti in Borsa ed esposti ad una volatilità indubbiamente più elevata. I titoli del comparto sanitario possono essere quindi definiti “difensivi”, in quanto sono meno esposti alla volatilità, ovvero a picchi o crolli improvvisi.
Il settore healthcare, nel suo complesso, è tra i più diversificati ed importanti al mondo. Basti pensare, ad esempio, all’incidenza sul prodotto interno lordo statunitense, dove pesa per quasi il 20% dello stesso. La galassia del mondo dell’healthcare, oltretutto, negli ultimi dieci anni si è arricchita di piccole realtà che sono state in grado di dare grande impulso innovativo all’intero settore.
Alcune start up del settore medico, infatti, sono risultate di vitale importanza per dare maggior vigore alla crescita del comparto dal punto di vista tecnologico. Ed alcune di esse, a distanza di alcuni anni, sono diventate aziende di medie o grandi dimensioni. Investire nel settore sanitario, oltretutto, nella maggior parte dei casi ha un risvolto di tipo etico e sociale, perché consente di dare un futuro migliore a tutte le persone che abitano il nostro pianeta.