Chissà quante volte ti sei proposto di fare delle cose nelle tue giornate e alla fine, tra una cosa e l’altra, gli impegni lavorativi e familiari, gli imprevisti, arrivi a sera, stanco e ti rendi conto, con rammarico e dispiacere, di non aver fatto proprio quello che ti eri proposto. In questi casi si presentano sensi di colpa, insoddisfazione e frustrazione. In tutti questi casi la parola d’ordine è organizzazione e priorità.
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Qual è la tua priorità?
Nelle tue giornate hai magari affrontato situazioni e risolto problemi che ti si sono presentati innanzi ma non hai soddisfatto quello che per te era un bisogno. Il fatto è che spesso rincorriamo le situazioni invece di dare ordine nella nostra vita e così restiamo insoddisfatti di cosa stiamo facendo. Vero che nella celebre piramide di Maslow i bisogni vengono ordinati a partire da quelli fondamentali per arrivare a quelli più elevati che non possono essere affrontati se non vengono prima soddisfatti quelli dei gradini inferiori ma non arrivare mai alla soddisfazione di quelli superiori genera ansia e depressione.
Molto probabilmente non hai nemmeno tu chiaro in mente ciò che realmente vuoi oppure desideri realizzare una tua idea e pensi che questo ti possa appagare ma poi ti accorgi, una volta realizzata, che la soddisfazione è effimera, vivi successivamente un senso di vuoto, come se ti mancasse una motivazione nella vita.
La verità è che le idee sono fatti singoli, concretamente realizzabili e fine a se stesse, comunque, per cui la spinta motivazionale è transitoria mentre nella vita sarebbe opportuno avere un motore che ti spinge costantemente in avanti, alla ricerca di qualcosa che sia costante, che non sia così effimero come un’idea: questo è un ideale, un traguardo che in verità è un’utopia, una cosa cui tenderai ad avvicinarti sempre di più ma che contemporaneamente avvertirai sempre ancora da realizzare compiutamente.
La motivazione vitale
La vita è la cosa più grande che possiamo avere, nessun altro valore materiale può raggiungere il valore della vita, dunque, nel breve periodo di permanenza su questo mondo, perché non ricercare il benessere che deriva dalla mancanza di malattie e dall’equilibrio interiore. Ciò che spinge verso la ricerca del perfetto benessere fisico e spirituale è uno degli ideali possibili nella vita e dedicare tempo al raggiungimento di questa utopia dona il sale alla vita. Questa è una vera spinta motivazionale che non si esaurisce mai, perché il perfetto benessere è un concetto astratto, irraggiungibile ma per questo vale la pena di lottare e di impegnare noi stessi nella sua ricerca.
La domanda fondamentale da porsi è: veramente dove voglio andare, qual è la direzione della mia vita? Puoi trovare queste risposte nella tua meditazione personale e ricercare le energie fondamentali che regolano la vera Vita e trovarle un po’ alla volta, scoprendo che puoi avvicinarti sempre di più, giorno dopo giorno. In fondo è un po’ come una profondissima fede religiosa in cui vai costantemente alla ricerca della vita coerente con la fede, proiettato in qualche modo verso un concetto di santità, comunque consapevole che non lo raggiungerai ma non per questo desisti dal ricercarlo costantemente, ogni giorno.
Se pensi che questo sia frustrante, pensiamo che sei in errore: può essere frustrante correre dietro ad una cosa inafferrabile e che non ti dà, realmente nulla ma nella ricerca delle energie fondamentali e nella meditazione trovi un benessere crescente che ti motiva ad andare sempre più avanti e sempre più nel profondo, nella consapevolezza che troverai sempre di più, mai la perfezione assoluta ma un benessere generale sempre maggiore sì.