Riacquistare il peso forma è un obiettivo comune a tantissime persone. In alcuni casi, però, può capitare di sentirsi demoralizzati e di pensare di non riuscire a portarlo a casa per via dell’alto numero di kg da perdere. Niente paura! Dato che, come si suol dire, chi ben comincia è a metà dell’opera, vediamo, nelle prossime righe, qualche dritta pratica, ben cinque, per dare il via al percorso di remise en forme.
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Dai macro ai micro obiettivi
Molto spesso, i percorsi di remise en forme partono con il piede sbagliato perché sbagliato è l’obiettivo, ossia troppo grande e, come sopra specificato, visto come irraggiungibile. La cosa giusta da fare è ridurlo sia nell’entità, sia nel tempo. Un esempio? Invece di pensare di riuscire a perdere 10 kg in due mesi, è meglio partire con goal più accessibili ma che hanno un impatto concreto sulle abitudini di vita. Tra questi può rientrare la scelta di mettere, al mattino, solo un cucchiaino di zucchero nel caffè.
L’apporto di glucidi influisce tantissimo sul peso e sul livello di grasso addominale, molto pericoloso per la salute. Diminuirlo attraverso piccoli accorgimenti quotidiani può, a lungo andare, portare dei risultati.
Scegli integratori di qualità
Pur facendo attenzione alla completezza dei pasti, con la vita frenetica che caratterizza la nostra quotidianità può essere difficile, ogni volta, portare in tavola i giusti nutrienti.
In questi casi, entra in gioco l’integrazione, che può essere chiamata in causa anche per dare un boost allo smaltimento dei grassi o per eliminare liquidi in eccesso. Alla base, però, deve esserci il focus sulla dieta sana e la scelta di supplementi di qualità, da acquistare solo su canali autorizzati e recensiti (su Slowfarma.com troverai un drenante forte per dimagrire).
Utilizza piatti più piccoli
Trucco semplice, ma di sicuro effetto: l’utilizzo di piatti di dimensioni più piccole rispetto a quelli che si è abituati normalmente a portare in tavola può rendere la restrizione calorica meno pesante.
Aumenta l’apporto di fibre
Le fibre sono preziose quando si tratta di perdere peso. Favoriscono il raggiungimento di un buon livello di sazietà e contribuiscono a rallentare l’assorbimento degli zuccheri nel sangue, con conseguenze positive sulla prevenzione dei picchi glicemici che, quando si presentano, portano spesso all’assunzione di quantità eccessive di cibo, in particolare di alimenti ricchi di zuccheri semplici.
Attenzione, però: non tutte le fibre sono uguali. Se si punta a perdere peso, è opportuno focalizzarsi su quelle solubili. Tra le più efficaci, spiccano la pectina e l’inulina. Dove possiamo trovarle? In frutti come le mele e le pere.
Ne sono ricchi pure i legumi, per non parlare di verdure come il sedano, ottimo spezza fame con pochissime calorie, il carciofo, il cavolfiore, ottimo anche per via della sua ricchezza in vitamina C.
Una volta arrivate nell’intestino, le fibre solubili contribuiscono alla formazione di una mucillagine che, inglobando sia i grassi, sia gli zuccheri, ne inibisce l’assorbimento.
La loro azione va ben oltre a questo importantissimo compito. Non bisogna dimenticare, infatti, che le fibre solubili hanno un ruolo fondamentale ai fini del mantenimento della qualità del microbiota. Contribuiscono in particolare all’aumento della popolazione di bifidobatteri e lactobacilli, batteri buoni cruciali per l’efficienza del cosiddetto metabolismo fermentativo e per evitare che i nutrienti non assorbiti vengano assimilati.
Non considerare solo il peso
Ai fini di una remise en forme, non conta solamente il peso. Anche i centimetri hanno il loro perché. Possono indicare, per esempio, la riduzione del grasso addominale, così come il già citato drenaggio.
Non bisogna poi trascurare il fatto che la massa muscolare pesa più di quella grassa. In poche parole, quello che si vede sulla bilancia va interpretato con buonsenso e non considerato l’unico faro nel viaggio di riacquisizione del benessere.