L’agopuntura e la medicina ufficiale

Benessere
agopuntura

L’agopuntura è una disciplina che fa parte della Medicina Tradizionale Cinese (MTC) e che possiede svariate indicazioni cliniche, come si può approfondire nel sito ad essa dedicato www.agopunturatorino.org. La MTC possiede una forte impostazione filosofica, basata su concetti di difficile comprensione per il mondo occidentale, e certamente questo ha rallentato fortemente l’accettazione dell’agopuntura da parte della medicina ufficiale. L’agopuntura si basa infatti sulla teoria dei meridiani, la cui esistenza non è ancora stata dimostrata con certezza.

Nonostante gli studi scientifici inerenti all’agopuntura stiano aumentando esponenzialmente, anche grazie alle nuove possibilità di indagare gli effetti dell’agopuntura sul cervello, come la Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI), vi è una notevole ritrosia da parte della medicina “ufficiale” ad accettare la validità di questa tecnica, per le ragioni di carattere epistemologico suddette, oltre che per motivazioni inerenti alla metodologie della ricerca scientifica. Certamente ad oggi non sono molti gli studi di “buona qualità”, che rispettino i dettami della Medicina Basata sulle Evidenze, in particolare gli studi clinici controllati randomizzati (RCT), nonostante le pubblicazioni inerenti all’agopuntura siano circa 30.000.

Ma alcuni studi importanti sono stati già prodotti, come quelli che dimostrano che l’agopuntura è efficace almeno quanto i farmaci nella profilassi dell’emicrania, o quelli che attestano l’efficacia dell’agopuntura in alcune condizioni di ansia come quella pre-operatoria o in altri disturbi d’ansia come quella generalizzata, o ancora quelli che hanno documentato una sicura azione sul vomito gravidico e post-chemioterapia.

Gli studi sull’agopuntura

Occorrono studi su più ampie casistiche, e soprattutto una migliore standardizzazione delle tecniche agopunturali utilizzate, per accertare la reale efficacia dell’agopuntura nelle varie condizioni cliniche. Oltre agli RCT, esistono però altri filoni di ricerca in agopuntura particolarmente promettenti, come appunto quelli di Risonanza magnetica Funzionale (fMRI), che esplorano gli effetti di specifici punti di agopuntura sul funzionamento del cervello.

O quelli di genomica, che indagano gli effetti dell’agopuntura sull’espressione genica: la modificazione stabile dell’espressione dei geni spiega perché i risultati terapeutici ottenuti con l’agopuntura si mantengano per lungo tempo, spesso per anni, Intorno all’efficacia dell’agopuntura vi è da tempo un acceso dibattito tra chi sostiene che i suoi effetti siano riconducibili esclusivamente al placebo e chi invece ritiene che siano reali e specifici. Secondo la maggior parte dei ricercatori esiste indubbiamente nell’agopuntura una componente di effetto placebo , dovuta da una parte alle aspettative del soggetto, dall’altro agli aspetti “rituali” e al contesto in cui si svolge l’agopuntura.
Storia dell’Agopuntura

Il fatto che l’agopuntura si sia sviluppata contemporaneamente millenni fa in luoghi molto distanti tra loro, comprendenti Asia orientale, Medio Oriente, Europa e Sudamerica, potrebbe indicare che la pratica agopunturale ha un significato archetipico ed attiva meccanismi di guarigione anche se praticata in modi differenti. Sembrano tuttavia esserci effetti specifici che vanno al di là dell’effetto placebo, come inizia ad emergere con gli studi di fMRI, come quello di Pariente e Lewith , del 2005: in tale studio, è stata praticata un’agopuntura “finta” – chiamata sham acupuncture – ed una “vera”: solo in quest’ultima si è osservata l’attivazione di una specifica regione del cervello, l’insula.

Accanto alle nuove possibilità di ricerca offerte dalla fMRI, è promettente la possibilità di poter effettuare una finta agopuntura, ad esempio con l’uso di aghi “retrattili”. Infine va sottolineato che alcuni studi evidenziano una maggiore efficacia dell’agopuntura rispetto ai farmaci tradizionali, come nella profilassi dell’emicrania, suggerendo effetti aggiuntivi e specifici rispetto all’effetto placebo.