Cos’è l’implantologia dentale

Salute
ponte denti

La bellezza del nostro viso passa anche attraverso la bellezza (e la salute) della nostra bocca e dei nostri denti: nonostante spesso si dica che gli occhi sono lo specchio dell’anima, non dobbiamo sottovalutare l’importanza di un sorriso non solo bello e gradevole, ma anche curato. Un sorriso curato ci permette di sentirci a nostro agio quando chiacchieriamo con le persone, e se ci facciamo caso, sono in tanti a coprirsi la bocca quando ridono o sorridono: segno che molti di noi non si sentono, per i più svariati motivi, a proprio agio quando si tratta di cavo orale.

Molte persone temono di soffrire di alitosi, molte altre, invece, sanno di avere dei denti non particolarmente belli da vedere, magari denti gialli oppure non curati, e c’è chi si trova, invece, ad avere un dente in meno a causa di problemi di salute non curati che sono degenerati nella caduta del dente stesso. Con questi presupposti, coprirsi la bocca quando si sorride diventa chiaramente d’obbligo, ma potrebbe anche non esserlo più se si sceglie di rivolgersi ad un professionista serio e qualificato come appunto un dentista. E qui entra in gioco la cosiddetta implantologia dentale: ma cos’è e di cosa si sta parlando?

Indice contenuto

Cos’è l’implantologia dentale e di cosa si occupa

Per implantologia dentale, si intende un insieme di tecniche e di procedure mirate a restituire al sorriso la sua originaria identità: in poche parole, si tratta di tecniche per lo più chirurgiche, che hanno lo scopo di riabilitare il paziente affetto edentulismo totale o parziale. Si fa uso quindi di impianti dentali e/o altri dispositivi, che vengono inseriti in bocca per far sì che il paziente possa fare di nuovo sorridere senza vergogna, ma non solo: perché grazie all’implantologia dentale abbiamo anche molte opportunità per ritrovare non solo la parte estetica, ma anche la cosiddetta funzionalità della nostra bocca.

Attraverso l’impianto dentale abbiamo così la possibilità di avere un dente del tutto simile a quello originario, del quale abbiamo perso anche la radice: infatti, esso sostituisce il dente originario, per mezzo di una sua parte in titanio che si inserisce all’interno dell’osso là dove prima c’era il dente naturale.

Vite, raccordo e protesi dentaria: sono questi i tre elementi sostanziali a cui dobbiamo fare riferimento quando parliamo di impianto dentale. La prima sostituisce la radice persa; il secondo funge appunto da collante tra la vite endossea e la protesi dentaria, che serve invece a sostituire del tutto il dente andato perduto, anche dal punto di vista estetico: sarà infatti in tutto e per tutto simile al dente originario e può essere costituita in diversi materiali, tra cui ad esempio ceramica e resina.

Diverse tipologie di impianti dentali

Chiaramente, quando parliamo di impianti dentali, non facciamo riferimento ad un’unica tipologia: infatti, ve ne sono diversi, ognuno dei quali più o meno adatto ad una determinata situazione, e sarà sempre il dentista, usufruendo delle tecniche e dei metodi a sua disposizione, a chiarire e quindi a decidere quale tipo di impianto è meglio applicare.

In linea di massima, esistono le seguenti tipologie:

  1. Protesi dentale parzialmente rimovibile: essa può essere facilmente rimossa perché si appoggia sui tessuti molli del cavo orale e quindi non è ancorata in modo fisso;
  2. Ponte dentale: in questo caso i due denti contigui rappresentando l’elemento fondante del ponte, che viene quindi fatto aderire per mezzo di cementi adesivi ad essi;
  3. Impianto dentale in osso: come abbiamo detto, la corona protesica viene avvitata per mezzo di una vite impiantata nell’osso, e può essere rimossa in caso di necessità.

La scelta delle tipologie dipende dalla situazione personale del paziente: per esempio, nel caso in cui manchino diversi denti, si può pensare ad un ponte dentale fisso, in cui si effettuano degli ancoraggi in punti strategici della bocca, per far sì che questi impianti fungano da pilastri per il ponte stesso. Poiché il numero degli impianti è in questo caso più basso, usufruendo di questa tecnica si riduce anche il costo stesso della realizzazione e della messa in opera degli impianti.

I più timorosi si chiederanno sicuramente se l’impianto dentale è doloroso. In generale, gli interventi di implantologia non sono dolorosi per i seguenti motivi:

  • Viene effettuato un ciclo di anestesia locale misurato e dosato a seconda dell’intervento da effettuare: questo eliminerà il dolore, ed il paziente non percepirà alcun disturbo né durante né poco dopo l’intervento;
  • Vengono prescritti dei farmaci antidolorifici da assumere in seguito all’intervento: in questo modo, il paziente viene messo nelle condizioni di affrontare nel miglior modo possibile anche il post intervento.