Sunyata, il nulla
di Redazione
Il nulla può essere positivo
Parlando del Nulla viene subito alla mente il noto film “La storia infinita” in cui il nulla si contrappone alla fantasia, alla vivacità e alla vita stessa, distruggendo ogni cosa, annullando ogni cosa ma esiste anche un altro concetto del nulla, del vuoto che non è affatto negativo. Sunyata è un antico termine sanscrito che indica appunto il vuoto, la vacuità ed è un concetto assolutamente importante per la meditazione. Ripulire la mente, riuscire a portare la mente all’assenza di pensieri è un’esperienza notevole che non è facile raggiungere ma che, se raggiunta, apre, anzi, spalanca le porte al flusso di energie che spesso restano bloccate dalla razionalità e dai pensieri. Ecco, allora che il vuoto non solo diventa una cosa non negativa ma addirittura essenziale, un valore importante per il benessere personale.
Tutti abbiamo le giornate piene di cose da fare, impegni, preoccupazioni, pensieri che ocnducono la mente in spirali senza fine, in concetti razionali e materiali, destra-sinistra, alto-basso, caldo-freddo tutto legato alla razionalità ed il concetto di polarità che fa anche parte, in una certa misura, dalla filosofia cinese della dualità, Ying e Yang, il bene ed il male ma in questo caso riferito all’equilibrio delle energie, in modo irrazionale mentre la quotidianità ci porta al top della razionalità condita con sentimenti che non sono puri ma a loro volta legati alla convenienza, al profitto, all’opportunismo. Sunyata, il vuoto, relativizza tutto, la razionalità cede il passo ad un concetto di vacuità in cui le polarità non hanno più alcun senso per arrivare alla percezione delle energie pure, né buone né cattive, solo energie che servono al corpo per bilanciare tutto.
Oggi si dice che non esiste una scienza buona e una cattiva: la stessa energia atomica devastante e distruttiva delle bombe nucleari che minacciano il mondo intero e non possono essere certo considerate buone, serve anche per diagnosticare malattie, per trattare tumori, per costruire cose che servono, sono utili all’uomo. La polarità buono/cattivo, in realtà, è una pura illusione, tutto è una cosa oppure l’altra a seconda di come viene utilizzata.
Il vuoto
Il vuoto, il nulla, così negativizzato e interpretato come la negazione dell’essenza umana, se utilizzato per favorire la meditazione con il fine ultimo di bilanciare le energie ma non solo, per arricchirsi delle energie positive, diviene, quindi un elemento essenziale, un valore di grande altezza che consente, anzi l’unico che consente di giungere ad alti obiettivi. Se togli alla mente umana tutti i pensieri di qualunque genere, cosa rimane se non una lavagna cancellata su cui puoi riscrivere te stesso secondo i più alti valori?
Come arrivare al Sunyata? Non esiste una ricetta, non è un piatto che una volta determinati gli ingredienti e modalità e tempi di preparazione esce sempre, un risultato garantito. Ciascuno può aver bisogno di seguire via diverse per arrivare al vuoto. Cancellare completamente i pensieri è una cosa difficilissima, il cervello porta sempre la razionalità a prevalere sulla vacuità, riempie tutto con pensieri, ricordi, ragionamenti perché i neuroni sono in costante connessione tra loro, in un flusso costante di informazioni e fermare tutto questo è contrario al normale funzionamento del cervello. Occorre tanta applicazione, allenamento, volontà e comunque non è detto che si riesca. Non è da tutti riuscirci ma con l’applicazione si può almeno provarci. Ciascuno segua la sua via, una musica meditativa, dei profumi particolari, tutto ciò che ti aiuta va bene. Gli indiani d’America usavano addirittura delle erbe particolari che aiutavano a svuotare la mente per mettersi in contatto con gli spiriti, con il Divino. Non ti consigliamo di fare altrettanto ma l'esempio serve a far capire che esistono vari modi che si possono mettere in atto.
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