Scannerizzare l’Aura?

Salute

Indice contenuto

Cosa è l’Aura

Il termine Aura deriva dal greco “alos” tradotto con corona ed è ritenuto un alone , un campo di energia luminosa che secondo molte correnti spirituali e tradizioni antiche e moderne, circondano gli esseri viventi. L’aura assume un significato particolare nella Pranoterapia, consentendo a chi pratica questa disciplina che non ha riconoscimento ufficiale, di riuscire a vederla e in funzione delle caratteristiche comprendere quali possono essere gli sbilanciamenti energetici dell’individuo per procedere al riequilibrio, risolvendo diverse patologie. Nella tradizione sono molti i dipinti che ritraggono santi e Madonne avvolti da un alone luminoso. Si ritrovano rappresentazioni di aura anche in antichi geroglifici egizi. L’Aura non è chiaramente visibile da tutti, solo alcune persone hanno o avrebbero la capacità di vederla e costoro sostengono che in molti potrebbero visualizzarla se si applicassero con costanza in esercizi in questo senso.

Secondo il Pranic Healing l’Aura può essere scannerizzata, apprendendo la tecnica che lo permette nel livello base ma non prima di essere riusciti ad attivare i Chakra delle mani. Secondo il Pranic Healing, esistono tre livelli di Aura che sono:

  • Aura esterna
  • Aura della Salute
  • Aura interna

Per i cultori del Prana l’Aura più importante su cui lavorare è quella interna, l’Aura a maggiore contatto con il corpo, pur riconoscendo l’importanza della considerazione anche delle altre due.

Come scannerizzare l’Aura

Il primo esercizio per eseguire lo scanner dell’Aura è collocarsi ad una distanza di 5-6 metri dalla persona, concentrarsi sui Chakra delle mani rivolte verso la persona e cominciare lentamente ad avvicinarsi. Ad un certo punto l’operatore Prana sentirà una sensazione di pressione sui palmi oppure l’inizio di formicolii, cosa che avviene tra 1 e 2 metri dal soggetto. Questa tecnica è utilizzata anche nel metodo russo di Bronnikov. Questa prima percepita è l’Aura esterna. Avvicinandosi ancora lentamente, ad una distanza di circa 50 cm dalla persona si avverte un aumento della pressione sui palmi che indica una maggiore densità dell’Aura che corrisponde all’Aura della Salute; procedendo oltre si inizia a fare una scansione dell’Aura della salute, cercando di percepire differenze di densità o incrementi della stessa che indicano rispettivamente sovraccarichi o carenze di energia. Ovviamente la localizzazione di queste disomogeneità devono essere sedi di intervento di apporto o rimozione di energia, anche attraverso un trasferimento della stessa da un eccesso ad una carenza per mezzo delle mani dell’operatore. Molti operatori usano muovere le mani su tutta l’Aura per riequilibrare tutto in una volta ma riteniamo più importante e corretto riequilibrare punti specifici. Fatta questa operazione di riequilibrio delle energie generiche, si passa ad analizzare i singoli Chakra con particolare attenzione a quello del plesso solare, sede frequente di disequilibri di carattere emozionale.

Non esiste un metodo unico di applicare il riequilibrio delle energie attraverso i trattamenti di Pranoterapia, sebbene i fondamenti siano gli stessi per tutti, ogni operatore personalizza il proprio modo di applicazione. Molti usano porre le mani a contatto con la parte sede di dolore o malattia, sempre in opposizione, altri usano esclusivamente il riequilibrio dei Chakra, spostando, trasferendo energie disequilibrate o apportando energia o togliendo energia in caso di variazioni assolute non sbilanciate. Riferendosi a terra per lo scarico dell’energia in eccesso assorbita, per non creare squilibri a se stessi.

In ogni caso dopo l’intervento è opportuno tenere le mani almeno un minuto sotto acqua corrente fredda. La cosa ideale sarebbe abbracciare un albero, preferibilmente una quercia o un pino ma questo ha una bassa praticità, non è così facilmente ed immediatamente reperibile e qualcuno, non a conoscenza dei motivi per cui viene fatto, potrebbe ritenerti quantomeno un tipo bizzarro se non peggio.