Se il tuo medico o lo specialista ti ha parlato di un sospetto di osteomielite, è il caso di metterti in m,ente di prepararti ad una terapia rigorosa e prolungata. Non si scherza con questa malattia, le conseguenze possono essere anche serie non sai riesce a fermarla con le terapie mediche. Non è nostro intento spaventarti, il contrario, ma metterti in guardia rispetto a terapie ordinate e non seguite rigorosamente che, nonostante tutto, potrebbero anche rivelarsi insufficienti.
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Cosa è l’Osteomielite
L’Osteomielite è un’infezione che colpisce le ossa e il midollo in esse contenuto, con produzione di pus formato dal complesso di aggregazione di globuli bianchi e batteri che hanno provocato l’infezione, un prodotto derivante dal tentativo di combattere tali batteri da parte del sistema immunitario.
Il pus, quindi, non è come normalmente si crede il prodotto dei batteri ma una sostanza derivante dalla battaglia dei globuli bianchi contro i batteri. Questi possono essere di diversi ceppi ma nella maggior parte dei casi si tratta di stafilococchi o streptococchi di varie famiglie diverse.
Le forme di Osteomielite
L’Osteomielite può essere:
- Acuta
- Ricorrente
- Cronica
Nell’osteomielite acuta si assiste ad un’infezione a rapida insorgenza, se curata adeguatamente con i farmaci correttamente aggressivi, con una possibile risoluzione in tempi medi, in genere 60-90 giorni.
In genere prima di iniziare una terapia antibiotica contro l’osteomielite, se esiste una lesione aperta verso l’esterno che permette di arrivare nelle vicinanze dell’osso, si esegue un tampone per analizzare i batteri presenti e determinare, con un antibiogramma, qual’è l’antibiotico maggiormente attivo contro essi, con le maggiori e più rapide possibilità di successo.
Diversamente, se non esistono lesioni aperte verso l’esterno, una volta diagnosticata l’Osteomielite con indagini diagnostiche quali TAC o Risonanza Magnetica, si procede con un antibiotico di ampio spettro.
Il medico potrà anche decidere di eseguire una biopsia ma in genere questo approccio viene evitato.
L’Osteomielite ricorrente è una condizione nella quale la malattia viene curata ma non si riesce a debellare tutti i batteri responsabili dell’infezione i quali, a distanza di tempo, riescono a riprendere la loro virulenza, moltiplicarsi e ripresentare il quadro patologico.
Questa situazione presenta dei problemi ai medici poiché quasi sempre i batteri che si ripresentano moltiplicati hanno sviluppato una resistenza verso l’antibiotico utilizzato, obbligando ad usarne uno diverso per combattere la malattia.
Nella Osteomielite cronica, l’infezione non è mai completamente debellata e i batteri rimasti restano in una fase di letargo più o meno lunga, talvolta anche alcuni anni, per riprendere la loro moltiplicazione a distanza di tempo, quando le condizioni sono a loro favorevoli e dando di conseguenza i segni dell’infezione, tuttavia quasi mai così violenta come nella forma acuta.
Cause Osteomielite
Spesso l’Osteomielite trae origine da un intervento chirurgico alle ossa, anche a distanza di tempo, come è il caso classico dell’intervento di applicazione di una placca che, a distanza anche di 10 anni può provocare un’Osteomielite.
Tra le cause frequenti anche una frattura esposta che, appunto, espone l’osso fratturato all’ambiente esterno e porta l’infezione dell’osso stesso ma anche i soggetti diabetici possono presentare delle escoriazioni, spesso al piede, che faticano a guarire a causa del diabete e si approfondiscono e si infettano fino ad interessare l’osso.
L’Infezione può anche originare dalla migrazione di batteri da altre sedi, come le tonsille, l’orecchio, la faringe e anche da foruncoli e andare a intaccare le ossa anche a distanza.
Una ferita profonda di qualsiasi natura essa sia, è un rischio di penetrazione in profondità di batteri che possono causare infezione e propagarsi anche alle ossa attigue.
La cura dell’osteomielite
La cura dell’Osteomielite è cosa seria da effettuare in modo rigoroso e prolungato. Si tratta sempre di una cura antibiotica in dosi elevate e protratta per alcuni mesi. In molti casi si ottengono ottimi risultati ma in certi altri casi si renderà necessario un intervento chirurgico con l’asportazione delle porzioni ossee infette.
Un’osteomielite non curata debitamente potrebbe portare alla necessità di amputazione dell’arto malato, in parte o totalmente e ancora, è fonte di rischio di setticemia con potenziali, frequenti, esiti mortali.