L’artrosi è una patologia degenerativa che in gergo medico viene chiamata anche osteoartrosi. È una malattia articolare che progressivamente può determinare una perdita di alcune parti caratteristiche delle articolazioni. Spesso questa malattia si riscontra negli arti superiori, in quelli inferiori e può colpire pure le anche e la colonna vertebrale. Le conseguenze più tipiche sono rappresentate dal dolore e dalla limitazione dei movimenti. L’insorgenza di questa patologia e la comparsa dei sintomi tendono ad aumentare con l’età. L’incidenza maggiore dei problemi legati all’artrosi si riscontra soprattutto fra i soggetti di età compresa tra i 75 e i 79 anni. Come trattare questo problema? Vediamo di approfondire la questione.
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Cosa fare per il trattamento dell’artrosi
Se soffri di artrosi dovresti sempre parlarne con il tuo medico di fiducia, che ti potrà consigliare anche questa lista di integratori per l’artrosi. Dopo la diagnosi della malattia, che viene fatta attraverso i raggi X, la risonanza magnetica o la tomografia computerizzata, i cui risultati vengono interpretati dal radiologo, l’ortopedico prescrive qual è la terapia migliore da portare avanti.
Nei casi più lievi della patologia di solito si adotta un approccio conservativo. L’obiettivo in questo caso potrebbe essere quello di ottimizzare la condizione dell’articolazione, in modo da posticipare il più a lungo possibile il ricorso all’intervento chirurgico.
In questo caso, oltre all’assunzione di integratori specifici per la cartilagine, l’ortopedico potrebbe prescrivere degli antinfiammatori leggeri. Si rivela molto importante la pratica dell’attività motoria lieve per mantenere soprattutto la lubrificazione dell’articolazione.
Potrebbero essere necessari i trattamenti medici come per esempio l’applicazione del calore, degli ultrasuoni e dei fanghi. Soltanto in alcuni casi il medico può consigliare di fare delle infiltrazioni di acido ialuronico.
Quando si tratta di casi più gravi si deve ricorrere all’intervento chirurgico, per poi eseguire una fisioterapia e una fase di riabilitazione motoria. Può essere necessaria anche l’installazione di una protesi.
In certi casi il medico può consigliare la pratica della tecarterapia. Si tratta di un metodo terapeutico che utilizza un condensatore elettrico per agire a beneficio dei muscoli e delle articolazioni. Il meccanismo sfrutta le cariche elettriche per fare in modo che le cellule danneggiate si possano rigenerare più velocemente.
Le cure farmacologiche
Sempre sotto consulto medico, si può procedere ad assumere dei farmaci adeguati. Soprattutto si tratta di rimedi antinfiammatori e antidolorifici, oltre che principi attivi che hanno il compito di conservare la cartilagine.
Il medico per esempio potrebbe prescrivere l’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei, che di solito sono sistemici e vengono assunti per via orale. Servono a ridurre il dolore e facilitano la mobilità articolare.
Oppure potrebbe consigliare l’uso del paracetamolo, dell’ibuprofene e poi ci sono dei farmaci che si usano anche topicamente per il controllo del dolore. Soltanto nei casi in cui l’infiammazione provocata dallo sfregamento osseo, quando la cartilagine è esaurita, arriva a livelli molto elevati, si può ricorrere all’uso dei cortisonici da assumere per via orale o da iniettare a livello locale.
La prevenzione
È molto importante, nel senso della prevenzione, mantenere un certo equilibrio dal punto di vista nutrizionale. In questo modo si può prevenire il sovrappeso e si ha anche la possibilità di evitare il sovraccarico sulle articolazioni.
Se si soffre di obesità, sarebbe opportuno seguire un regime alimentare ipocalorico per cercare di dimagrire. Per quanto riguarda i cibi da preferire, bisognerebbe scegliere degli alimenti con un impatto metabolico adeguato, soprattutto cibi integrali e che non contengono carboidrati raffinati, evitando così i picchi di glicemia e di insulina. Da preferire frutta e verdura e qualche porzione di latte e di yogurt. Inoltre potrebbe essere utile consumare nutrienti che hanno un’azione antinfiammatoria, come per esempio gli omega 3, che si trovano soprattutto in pesci come tonno, sgombro, sarde, oli vegetali. Importanti sono anche i cibi ricchi di antiossidanti.
È essenziale seguire uno stile di vita attivo e praticare attività motoria. In questo modo, oltre a prevenire il peso eccessivo, si possono rafforzare i muscoli e ridurre così il sovraccarico funzionale.
La pratica di un’attività fisica regolare è molto importante anche per migliorare la lubrificazione delle articolazioni e per conservarne nel tempo la mobilità. Naturalmente si tratta di praticare un esercizio fisico lieve e di evitare, invece, l’allenamento intenso che può infiammare, consumare l’articolazione e peggiorare quindi il dolore.
È molto importante evitare i traumi articolari e, in presenza di processi infiammatori, cercare di curarli tempestivamente. Se è necessario, bisognerebbe adottare delle correzioni ortopediche ed attivare i primi trattamenti medici già quando compaiono i primi segni di artrosi.