Chirurgia estetica: le opportunità per chi è appena diventata mamma

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La gravidanza e il parto sono tappe meravigliose della vita di una donna. Quando le si nomina, è necessario ricordare anche il loro essere profondamente trasformative per il corpo, non sempre in maniera positiva. Capita infatti che, dopo aver avuto un bambino, una donna faccia fatica riconoscere il fisico pre gestazione. Queste situazioni non devono in alcun modo essere sottovalutate. Non bisogna infatti dimenticare che il post partum è un momento estremamente delicato e che viverlo con disagio può comportare conseguenze molto gravi, come per esempio la depressione.

Nel momento in cui una donna vive in maniera difficoltosa il rapporto con il proprio corpo dopo una gravidanza e, eventualmente, a seguito dell’allattamento, sono diverse le opportunità che ha per risolvere il problema. Tra queste, rientra la chirurgia estetica. Quali sono gli interventi più popolari tra le neo mamme? Nelle prossime righe di questo articolo, rispondiamo assieme a questo interrogativo.

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Mommy makeover, il trend della chirurgia estetica dopo la gravidanza

Il trend che vede tantissime donne ricorrere alla chirurgia estetica dopo la gravidanza è noto come mommy makeover e ha preso piede nel nostro Paese dagli Stati Uniti. Sono diversi gli interventi a cui si può fare riferimento. Tra questi, rientra la mastopessi. Procedura chirurgica effettuata presso numerose realtà sanitarie – una delle più popolari in Emilia Romagna la Clinica Tarabini – è nota anche come lifting del seno. In cosa consiste di preciso? Nel risollevamento dei tessuti mammari che hanno perso tono a seguito dell’allattamento o dei cambiamenti di peso durante la gestazione.

Se la paziente lo desidera, nel medesimo atto chirurgico si può procedere anche all’aumento del volume attraverso l’inserimento di protesi (queste ultime, possono essere rotonde o anatomiche).

Quando si parla di questo intervento, è fondamentale ricordare che non pregiudica l’allattamento al seno in caso di nuova gravidanza. Il motivo è legato al fatto che il chirurgo non interviene sull’integrità dei dotti galattofori.

Seno… e non solo

Quando si pensa agli interventi di chirurgia estetica popolari dopo la gravidanza, la prima immagine è quella della chirurgia del seno. La cosa non deve sorprendere: parliamo infatti del simbolo per eccellenza della femminilità e della sensualità della donna.

Esistono anche altre parti del corpo al centro dell’attenzione quando si parla di mommy makeover. Tra queste, è possibile citare il ventre, che molto spesso perde tono dopo la gestazione. A seconda della situazione, si può intervenire in diversi modi. Il principale è l’intervento di addominoplastica o mini addominoplastica. Esistono anche approcci non chirurgici, come per esempio i manipoli che rassodano i tessuti grazie alla radiofrequenza.

Come scegliere il chirurgo estetico per il mommy makeover

Nel momento in cui si decide di ricorrere alla chirurgia estetica dopo la gravidanza o l’allattamento, ci si trova davanti a un’offerta estremamente ampia. Come scegliere il professionista giusto? Prima di tutto, è il caso di focalizzarsi sul curriculum studiorum. Un chirurgo estetico che si è formato all’estero e che ha frequentato diversi master, è un riferimento da tenere presente.

Fondamentale rimane la prima visita. Nel corso di essa, è importante aprirsi con il chirurgo estetico ed esporre i desideri e le aspettative. Un aspetto di grande rilevanza è la capacità del medico di dire eventuali no.  Quando subentrano queste situazioni? Quando, nel caso del post partum, la paziente è di molto fuori dal proprio peso forma, condizione non sempre indicata per l’esecuzione della liposuzione. Un altro caso davanti al quale un chirurgo estetico bravo dovrebbe invitare la paziente a porsi delle domande è la scelta, parlando di mastoplastica additiva o di mastopessi, di una protesi con dimensioni o caratteristiche che snaturano il fisico.

Ricordiamo infine l’importanza di evitare chi propone interventi a costi irrisori. La chirurgia estetica di qualità è infatti frutto di selezione dei materiali, di formazione e di affitto di sale operatorie presso strutture attrezzate con aree di rianimazione. Inoltre, non bisogna dimenticare il valore dei controlli post operatori, fondamentali per il risultato dell’intervento.