L’orbita microcosmica dei taoisti
di Redazione
La connessione di due meridiani
Il sistema Taoista è un concetto che non è facilmente comprensibile per la cultura occidentale. Lo possiamo praticare, lo possiamo usare, anche percepire ma la vera comprensione sfugge alla nostra cultura. Mi piace paragonarlo ad un apparecchio il cui funzionamento sfugge ai più: lo puoi usare, puoi apprezzarne le potenzialità, ottenerne dei benefici ma come funziona veramente, come fa a realizzare le sue funzioni è cosa riservata a chi ne ha la piena conoscenza. Dobbiamo accontentarci di prendere per buone le conoscenze che ci vengono date e tra queste vi è quella che è chiamata “l’orbita microcosmica”, formata da due meridiani che devono essere aperti e connessi tra loro.
Il primo meridiano, denominato “Vaso Concezione” o meridiano centrale, fisicamente prende origine dall’area del perineo e risale lungo la parte anteriore del corpo fino alla bocca. Si tratta di un meridiano di energia Yin, freddo mentre il secondo canale, di natura Yang, chiamato “meridiano Governatore, parte sempre dal perineo ma risale lungo la parte posteriore del corpo fino alla sommità del capo per poi ridiscendere leggermente fino al palato, pronto a riconnettersi con il primo meridiano centrale; Essendo polare, la sua è una natura calda. I due meridiani si riconnettono nella bocca, quindi ma il flusso è interrotto da un elemento: il cavo della bocca; come metterli in connessione tra loro, dunque? La lingua funge da interruttore: connessa fisicamente alla parte inferiore della bocca, sollevandola a toccare la parte superiore e posteriore della bocca, in corrispondenza del termine dell’arcata dentale superiore, richiude il circuito e permette la circolazione dei flussi tra i due meridiani che si realizza in cicli continui, fino a quando viene mantenuta la connessione.
A cosa serve tutto ciò?
La domanda appare più che legittima; dopo tutta questa spiegazione quasi di carattere tecnico, perché si dovrebbe attivare questo circolo, questa orbita microcosmica? Quest’ultima viene anche chiamata dagli orientali “Piccolo Circuito Celeste” o anche “piccolo circuito energetico” e la sua funzione è quella di rimuovere le ostruzioni emozionali, energetiche e psicologiche che ostacolano il flusso del Qi, una delle tre energie base del Taoismo che ha il compito di promuovere la produzione di energia delle cellule del corpo. Oltre a questo, la connessione dei due meridiani permette il riequilibrio tra Yin e Yang e produce un effetto benefico sugli organi interni.
I due meridiani, quasi incontrandosi nella bocca ma mantenendosi disconnessi, realizzano un carico energetico sul cervello, una sorta di condensatore a livello cerebrale, provocando spesso un sovraccarico energetico nell’organo più importante del corpo. Mentre metterli in connessione permette una redistribuzione di energia più omogenea in tutto il corpo.
Per riuscire ad operare questo meccanismo, occorre assolutamente aver acquisito una profonda calma mentale, senza la quale è possibile avvertire l’avvio del processo ma in una sorta di autosuggestione, un’illusione che ciò stia davvero avvenendo, mentre invece gli squilibri che restano evidenti in tale persona provano che il processo reale non è avvenuto. La mente umana è sorprendente e può farti vedere e avvertire cose assolutamente irreali, basta pensare alle allucinazioni che talvolta può capitare di avere, la sensazione di aver visto con i propri occhi una cosa che non è: Il cervello in alcune situazioni si crea delle immagini tutte sue, delle situazioni che non trovano riscontro e anche il caso dell’orbita microcosmica non fa eccezione. Non basta credere di aver avuto un effetto, di aver percepito alcune cose, l'effettiva realtà di questo si misura sui fatti, sugli effetti visibili di ciò che è avvenuto veramente, tutto il resto appartiene al mondo dell’illusione come un bel gioco di prestigio che gli occhi percepiscono come reale ma altro non è che illusione.
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