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I livelli del Prana

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di Redazione

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Quale senso ha parlare del Prana? Diciamo la verità: il Prana e i pranoterapeuti sono avversati dalla maggior parte della popolazione per non parlare dei medici, chiusi a riccio nelle motivazioni scientifiche, incontrovertibili e innegabili, peraltro. Non ci sogniamo nemmeno lontanamente di contestare la validità scientifica dalla Medicina ufficiale, per molti versi certamente risolutiva in moltissime patologie. Nemmeno vogliamo mettere in discussione l’assoluta valenza delle terapie fondamentali in certe malattie. Nei casi di Cancro, ad esempio, è da scellerati abbandonare le terapie con i farmaci, secondo protocolli che sono obiettivamente positivi in tutto il mondo, per dedicarsi a pratiche che di scientifico non hanno nulla e soprattutto non hanno evidenze di utilità pratiche. Ci riferiamo a fatti anche non remoti di persone che hanno abbandonato e rifiutato la chemioterapia a favore di teorie suggestive ma non altrettanto efficaci in termini pratici. Soprattutto quando si parla di malattie serie e pericolose, dare indicazione di abbandonare le terapie mediche per affidarsi a speranze non provate è da incoscienti e non sono condannabili i malati che lo fanno ma chi suggerisce questi comportamenti. Il Prana è una realtà di trattamento di origine orientale, da millenni usata efficacemente per curare molte malattie, un metodo basato sul concetto che il funzionamento e i malfunzionamenti del corpo umano, le malattie, sono causate da scompensi di energia fondamentale, universale, il peana, che può essere carente, in eccesso, sbilanciato nel corpo umano dando origine alle malattie. Il Prana funziona? E’ incredibile come tante persone che ritengono il Prana una baggianata, una cosa che non merita nemmeno una minima considerazione, senza un minimo fondamento scientifico, in realtà guardino con una certa curiosità in modo pressoché quotidiano l’oroscopo presente sulla maggior parte delle riviste. Non è nostra 9ntenzione scagliarci contro gli astrologi, fanno bene a seguire la richiesta del pubblico e professare le loro convinzioni, giuste o sbagliate che possano essere, vogliamo, però, mettere in risalto la contraddizione popolare che da un lato taccia di cialtroneria chi pratica la terapia tramite il Prana, pur con la prova millenaria di efficacia per alcune popolazioni che si curano così, mentre nel contempo viene dato credito all’astrologia che può vantare ben poche verità se non per via della legge dei numeri. Sperimentare il Prana Se hai la curiosità di sperimentare il Prana, ti suggeriamo quattro livelli a passi successivi: Il primo livello, Elementary, richiede la concentrazione sulle sensazioni tattili che possono essere amplificate e che sono prodromiche ad applicazioni più profonde. Concentrati da 3 a 5 volte alla settimana nella sensazione del tatto. Ti accorgerai di un’amplificazione delle sensazioni, anche con alterazioni della sensazione. Frequentemente capita di sentire al tatto una sensazione come se ciò che tocchi abbia una dimensione diversa da quella reale. In due o tre mesi potrai affinare la capacità tattile. Nel secondo livello si impara a sentire le energie fluire e si impara a controllare la respirazione, dando il ritmo voluto invece del ritmo imposto dal cervello. Questo è il livello “Intermediate”. Il terzo livello o livello Psichico, è quello che ti permette l’acquisizione della capacità di connessione psichica attraverso l’energia del Prana. E’ una capacità considerabile come superiore e che richiede molto tempo per il suo sviluppo, a volte anche anni. Il quarto e il più sottile livello, porta alla visualizzazione del Prana e al suo utilizzo pieno. Occorre un’alta consapevolezza e controllo di se, la maturazione di una capacità assolutamente superiore di distacco dal corpo fisico per l’unione con l’energia suprema, il Prana. Quando si arriva a questo stadio, la manipolazione del Prana è possibile e il suo utilizzo produce risultati semplicemente incredibili. A dire il vero, pochi riescono ad arrivare a questi livelli ma quando accade, i limiti, di fatto, non esistono quasi più.

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