Correre fa bene?

  L’attività fisica per il benessere Mens sana in corpore sano, diceva un proverbio antico e questo corrisponde a verità. Correre fa bene? La risposta, in generale non può essere che sì, ma con le dovute eccezioni e limiti imposti da situazioni particolari. Non c’è medico che non possa non consigliarti l’attività fisica ma questa deve assolutamente essere commisurata alla tua condizione. Una persona sana, senza particolari problemi fisici e di salute può potenzialmente svolgere qualsiasi attività fisica, per puro sport o per agonismo ma in quest’ultimo caso l’attività deve essere preceduta da un’attenta valutazione medica in quanto l’agonismo porta allo sfruttamento fino all’ultima goccia delle potenzialità fisiche dell’individuo, quindi alla potenziale manifestazione di problemi fisici che, diversamente, non si renderebbero manifesti. L’attività fisica fa sviluppare la muscolatura e i muscoli nel loro funzionamento bruciano molte calorie, attingendo soprattutto dai depositi adiposi che si localizzano nel corpo. Si realizza in questo modo un dimagrimento che può anche non corrispondere ad un calo di peso: i muscoli sono tra i tessuti del corpo che pesano di più, quindi uno sviluppo della massa muscolare va a compensare ampiamente il calo di peso conseguente al consumo dei tessuti grassi. Se fai attività fisica regolare e noti un aumento della massa muscolare, non stupirti se non vedi una corrispondenza nel calo di peso, è perfettamente normale. I muscoli sono sempre sottoposti ad un certo tono muscolare anche in stato di riposo e questo comporta un maggiore consumo di calorie costante, anche mentre dormi. Quanto correre Ritornando alla corsa, argomento principale di questo articolo, è opportuno domandarsi quanto correre. La risposta non è semplice perché dipende molto dallo stato fisico, dall’allenamento a correre. I maratoneti corrono per ore durante la maratona e comunque corrono molte ore anche durante gli allenamenti che svolgono quotidianamente. Per una pratica amatoriale della corsa, si ritiene corretto correre per 6/8 ora alla settimana, un tempo che è dimostrato utile per ridurre sensibilmente i rischi patologici legati all’attività cardiaca e all’apparato circolatorio, mentre un tempo superiore, da studi universitari, porta ad un nuovo incremento del rischio ma tutto, lo ripetiamo, è assolutamente soggettivo. I benefici della corsa si esplicano nella maggiore fluidità del sangue, quindi ad un abbassamento della pressione arteriosa e ad un diminuito rischio di formazione di trombi. Nello stesso tempo si riducono anche i grassi presenti nel sangue e in particolare i diabetici ne beneficiano in quanto gli zuccheri sono i primi ad essere convertiti in energia, realizzando un calo della glicemia. Questo porta secondariamente anche ad un minore lavoro del Pancreas. Durante la corsa si formano endorfine che aumentano la sensazione di benessere generale e lo stress nervoso si attenua, consentendoci di scaricare tensioni nervose ed ansia. Secondo alcuni studi, con la corsa o l’attività fisica più in generale, si ridurrebbe anche il rischio di sviluppare patologie tumorali. Ciò che è assolutamente assodato è che si verifica un miglioramento della funzionalità intestinale, si bruciano molte calorie e si può più facilmente realizzare una perdita di peso ma soprattutto un dimagrimento a favore dello sviluppo muscolare. Abbuiamo accennato alle eccezioni: le persone anziane, i portatori di malattia cardiache e alle articolazioni, chi ha problemi alla colonna vertebrale e in caso di molte altre patologie, non trae beneficio dalla corsa ma può comunque fare attività fisica mirata, meno impegnativa che deve però essere assolutamente consigliata ed autorizzata dal medico per non correre rischi di andare incontro a problemi che potrebbero rivelarsi anche parecchio seri. Nella ricerca del benessere, insomma, rischi di crearti dei problemi di salute che poi è difficile recuperare. Il ruolo del medico, quindi è centrale anche riguardo all’attività fisica e in particolare alla corsa.