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- Cosa determina il colore dei denti?
- Perché i denti bianchi non esistono?
- La scala VITA e la valutazione del colore dei denti
- Come rilevare il colore dei denti
- Conclusioni
Il desiderio di avere un sorriso bianco e brillante è un’utopia, considerando che i denti bianchi non esistono. Scopriamo la scala VITA e la valutazione del colore dei denti!
Il sorriso è un amico prezioso perché aiuta a rompere il ghiaccio, a mettere a proprio agio gli altri e a trasmettere fiducia.
Pur di avere un sorriso smagliante si è disposti a mettere in pratica consigli efficaci e soluzioni naturali come quelli spiegati nel sito benesseresalute.org.
Tuttavia, la corsa allo sbiancamento dentale deve fare i conti con una realtà inaspettata: i denti bianchi non esistono!
Cosa determina il colore dei denti?
Il colore dei denti è definito geneticamente e dipende dal colore della dentina (la parte interna del dente) che si intravede attraverso lo smalto (cioè lo strato esterno che ne definisce la trasparenza e la lucentezza).
I primi denti (denti decidui) sono i denti più bianchi, ma dopo i 6-12 anni fanno spazio ai denti permanenti caratterizzati da un bianco naturale differente che va dal giallo al grigio.
Nel tempo l’invecchiamento fisiologico e le cattive abitudini come il fumo, il consumo di tè, caffè e vino e l’assunzione di farmaci, però, cambiano il colore dei denti facendolo diventare più scuro.
Perché i denti bianchi non esistono?
Il colore bianco brillante mostrato da pubblicità e foto social non esiste in senso assoluto. Più che di denti bianchi si dovrebbe parlare di scala di bianco.
Sostanzialmente ogni persona possiede un colore dentale naturale diverso che può essere acceso dai trattamenti di sbiancamento e dai prodotti “whitening”.
La scala VITA e la valutazione del colore dei denti
Ogni sorriso è bianco, anche se si discosta dall’idea di bianco brillante che arriva da spot e foto digitali modificate ad hoc.
A rendere possibile la valutazione del bianco naturale del sorriso è la scala VITA, l’unico strumento usato dagli odontoiatri per definire il colore dei denti.
Questo standard suddivide i denti in quattro colori di base: marrone-rossiccio (A); giallo-rossiccio (B); grigio (C); grigio rossiccio (D). Ognuna di queste tonalità di base viene ripartita in vari gradi di intensità (da 1 a 4).
In questa scala dei colori giocano un ruolo importante la luminosità e il croma: la prima si riferisce alla quantità di luminosità riflessa da un colore mentre la seconda è il grado di saturazione di un colore.
Pur essendo una esemplificazione delle combinazioni cromatiche possibili e delle tecniche su come capire il colore dei denti, però, la scala VITA funziona in modo preciso nel 99% dei casi.
L’uso della scala dei colori denti VITA è necessaria quando si deve effettuare lo sbiancamento dentale professionale, si deve trovare il colore per una corona dentale o si devono inserire delle faccette dentali.
Qual è il colore più bianco dei denti? La tonalità B1 è più chiara della tonalità A3, ma sempre più persone desiderano avere denti ancora più bianchi nel colore e nella tonalità (bianchi Hollywoodiani).
Come rilevare il colore dei denti
L’individuazione del colore dei denti è fondamentale in caso di ricostruzione di corona dentale, inserimento di faccette dentali e sbiancamento professionale. Come rilevare il colore dei denti reale però non è facile.
È bene considerare la percezione differente tra luce naturale e luce artificiale e l’influenza dell’ora del giorno per la prima e del tipo di sorgente di luce per la seconda.
Da un lato le prime ore del giorno portano con loro una maggiore presenza di toni azzurri mentre dall’altro lato il pomeriggio è caratterizzato da toni rossi.
E ancora, le lampadine a incandescenza vantano una predominanza di toni rossi mentre le lampade fluorescenti possono essere molto simili alla luce naturale.
Per la valutazione del colore, oltre al tipo di luce, è necessario fare in modo che la fonte luminosa non sia puntata verso la dentatura, visto che la presenza di saliva e la superficie finiscono per alterare il colore.
A influenzare la percezione del colore possono essere anche elementi esterni, dall’arredo dell’ambiente al colore della pelle fino all’abbigliamento.
Conclusioni
I denti bianchissimi e brillanti non esistono in natura e provare a raggiungere questo “traguardo” significa trasformare il sorriso. Più che pensare come capire se si hanno i denti bianchi secondo i canoni di bellezza proposti ed eventualmente procedere con lo sbiancamento, sarebbe meglio chiedersi perché ho i denti gialli e imparare come prendersi cura del colore naturale dei denti.